La vita è veramente una cosa strana. Cè chi la disprezza e non vorrebbe nemmeno viverla pienamente. C'è chi la vive oltre i limiti della decenza e la calpesta ogni giorno frequentando persone nocive, abitudini tossiche ed offendendo la propria dignità.
E poi, c'è chi lotta per tenerla stretta a sé questa vita che è già di per sé un mistero ed una lunga corsa alla fine di tutto.
Mihai Bighiu aveva solo 27 anni ma negli ultimi tempi la sua vita non era stata semplice. Ostacoli, imprevisti e problematiche lo avevano messo a dura prova. Prove quasi tutte superate da una grande tenacia e soprattutto da una grande voglia di vivere. Difatti, mai nessuno era riuscito a scalfire la sua già di vivere, la gioia di un qualsiasi ragazzo della sua età con tutti i pregi e i difetti che la gioventù porta ad avere e che la società è pronta a giudicare.
Ma Mihai era proprio come lo vediamo in foto, solare, educato, buono. Tre aggettivi non troppo comuni al giorno d'oggi. Lo sanno i suoi familiari, distrutti da una perdita contro natura e lo sanno i suoi amici, quelli storici, quelli veri, increduli di una vicenda simile.
Eppure è bastato un'istante, ancora meno, un secondo, un attimo, per far sì che il percorso di Mihai finesse qui. Qualche mattina fa, mentre si recava a lavoro sul suo scooter, nella strada che da Voghera porta a Torrazza Coste (Pv), dall'altra parte della strada è stato colpito accidentalmente da un auto. Poco è servito l'immediato soccorso.
Sono in corso in questi giorni gli accertamenti sulle cause e dinamiche e tutti ci auguriamo di scoprire presto la verità, unq sola ed unica, quella che tutti ci auspichiamo ossia di un destino tragico causato da un incidente fatale. Vogliamo questo per una sorta di giustizia nei confronti di Mihai e di tutti quelli che lo amavano. Sì, perché Bighiu voleva vivere la vita, aveva ancora tante cose da fare, da dire, per la sua famiglia, per gli amici, per il lavoro. E se, è naturale e legittimo avere un malore alla guida, è altrettanto legittimo accertarsi che tale sia stato, perché se così non fosse, non si può perdere la vita a causa di una bravata, di una distrazione, di un eccesso. Una vita umana vale molto di più.
La vita è troppo breve ma soprattutto troppo bella e preziosa per far sì che qualcuno possa portarcela via perché reduce da una serata di baldoria o dalla corsa impazzita del proprio veicolo.
In questi giorni di rabbia, sconforto e tristezza, amici e familiari si sono recati sul posto dell'incidente dove è stata deposta una croce, fiori, candele, oggetti. È questa l'unica consolazione che ci può aiutare, pregare per Bighiu perché le persone che lasciano un segno non vanno mai via dalle nostre vite.
È così che nel giorno del suo addio terreno, voglio ricordare così Mihai, per gli amici Big, un ragazzo che ha lottato tanto per la vita e che ci ricorda che il nostro cammino su questa terra è fatto di momenti, attimi, secondi.
Noi aspetteremo sempre un segno, una luce, un gesto, una farfalla o un cuore, perché se la vita può togliere tutto in un secondo, nello stesso secondo ci può donare la speranza che non tutto finisca così materialmente.
Ciao Mihai, fai buon viaggio.
Alessandro Paola Schiavi