Quando muore un gigante, non ci sono poi tante parole da dover spendere, sarebbero tutte inutili e perlopiù prive di originalità. Eppure per noi giornalisti ma in questo caso anche per artisti, musicisti e attori, è doveroso ricordare Pippo. È doveroso farlo perché Pippo (oggettivamente non il mio preferito dei conduttori televisivi) è stato quello che più di tutti ha saputo fare televisione.
Baudo ha saputo individuare i giusti programmi, le giuste canzoni, i giusti cantati senza l'aiuto di validi autori dietro le spalle (vedi Mike) e più di tutti ha saputo portare una TV al passo con i tempi, decennio dopo decennio.
Che si trattasse di Sophia Loren o Madonna, Ru Paul o Britney Spears, Super Pippo riusciva a fare il grande colpo in quasi tutti i programmi, rimanendo a proprio agio con ogni tipo di artista che si trovasse al suo cospetto. Ha saputo captare intuitivamente sempre il giusto periodo storico ed il gusto di noi strambi italiani. Sicuramente tanti sono stati gli scivoloni, ma chi con un carriera simile non li avrebbe compiuti?
Di più ancora, a Baudo, va riconosciuto il talento nello scoprire volti che hanno fatto la storia del nostro paese a livello internazionale Pausini, Ramazzotti, Bocelli, Giorgia, Grignani e quella che probabilmente è ormai l'ultima (purtroppo) vera grande veterana di quella TV ormai tutta riunita in cielo: Loretta Goggi: "ti và di fare il varietà?", così, di botto, dopo un'imitazione. Era il 1969. Il resto è storia.
Questo era Baudo, un uomo di grande cultura ma soprattutto di grande capacità intuitiva, la stessa che ci regalò anche le ultime performance di artisti bistrattati dallo star system, Mia Martini, Giuni Russo, Marco Masini, solo per citarne alcuni. Impossibile elencare oggi tutti i talenti da lui individuati, lui che a sua volta era stato scoperto da un altro grande papà della TV troppo spesso dimenticato, Luciano Rispoli.
Il ricordo più grande però resterà per sempre legato al "Festival di Sanremo", dove in 13 edizioni Pippo ha veramente cambiato l'idea di Festival e indottrinato tutti noi italiani fra vincitori pilotati, falsi suicidi, feste di compleanno mancate, canzoni memorabili e ospiti internazionali che oggi qualsiasi direttore artistico si potrebbe solo sognare. Ecco con "sognare" penso che si possa definire e ricordare Pippo al meglio. Pippo Baudo ha fatto sognare gli italiani, a volte con semplicità altre volte con i consueti trucchetti del mondo dello spettacolo che tutti amiamo e odiamo a fasi alterne. Le nostre mamme e soprattutto le nostre nonne sono state innamorate letteralmente di lui e questo è più che sufficiente per ringraziarlo di tutti i sabato sera e di tutti i Festival che ci ha fatto vivere "sognando" con leggerezza.
Arrivederci Super Pippo.
Alessandro Paola Schiavi